
Illustrazione 1/6
Il Progetto di Ravenna stabilisce subito un contatto con l'identità storica dell'architettura bizantina: il profilo Nord si articola con una successione di volumi murari in mattoni bucati, traforati e tagliati. La copertura a piani leggermente sinuosi è tagliata e sfalsata in modo da far filtrare la luce all'interno, dove le aule ed i servizi connessi al funzionamento si articolano attorno ad una piazza giardino interna sovrastata, per la sua maggiore lunghezza da celle modulari fotovoltaiche a vetro stratificato di sicurezza. La struttura che modula l'articolazione fluida delle falde nello spazio è assicurata da una struttura di legno lamellare che si sviluppa verso l'alto come un albero. Le aule si aprono a Sud, verso il giardino, con un fronte continuo di vetro trasparente protetto da un Brise-soleil in legno, tende/filtranti rigide elettriche. La strategia operativa del progetto è l'organizzazione e l'uso innovativo di tecnologie miste, atte a garantire un funzionamento bioclimatico all'edificio, in un'ottica di risparmio energetico e contenimento dei costi di gestione e di manutenzione.
Progetto: Arch. Enrico Cerioni (Capogruppo) con Arch. Maurizio Macciocchi e Arch. Cinzia Abbate.
Collaboratore Alessandro Gisonda.
Strutture: Ingeco S.p.a.

Illustrazione 2/6
Il Progetto di Ravenna stabilisce subito un contatto con l'identità storica dell'architettura bizantina: il profilo Nord si articola con una successione di volumi murari in mattoni bucati, traforati e tagliati. La copertura a piani leggermente sinuosi è tagliata e sfalsata in modo da far filtrare la luce all'interno, dove le aule ed i servizi connessi al funzionamento si articolano attorno ad una piazza giardino interna sovrastata, per la sua maggiore lunghezza da celle modulari fotovoltaiche a vetro stratificato di sicurezza. La struttura che modula l'articolazione fluida delle falde nello spazio è assicurata da una struttura di legno lamellare che si sviluppa verso l'alto come un albero. Le aule si aprono a Sud, verso il giardino, con un fronte continuo di vetro trasparente protetto da un Brise-soleil in legno, tende/filtranti rigide elettriche. La strategia operativa del progetto è l'organizzazione e l'uso innovativo di tecnologie miste, atte a garantire un funzionamento bioclimatico all'edificio, in un'ottica di risparmio energetico e contenimento dei costi di gestione e di manutenzione.
Progetto: Arch. Enrico Cerioni (Capogruppo) con Arch. Maurizio Macciocchi e Arch. Cinzia Abbate.
Collaboratore Alessandro Gisonda.
Strutture: Ingeco S.p.a.

Illustrazione 3/6
Il Progetto di Ravenna stabilisce subito un contatto con l'identità storica dell'architettura bizantina: il profilo Nord si articola con una successione di volumi murari in mattoni bucati, traforati e tagliati. La copertura a piani leggermente sinuosi è tagliata e sfalsata in modo da far filtrare la luce all'interno, dove le aule ed i servizi connessi al funzionamento si articolano attorno ad una piazza giardino interna sovrastata, per la sua maggiore lunghezza da celle modulari fotovoltaiche a vetro stratificato di sicurezza. La struttura che modula l'articolazione fluida delle falde nello spazio è assicurata da una struttura di legno lamellare che si sviluppa verso l'alto come un albero. Le aule si aprono a Sud, verso il giardino, con un fronte continuo di vetro trasparente protetto da un Brise-soleil in legno, tende/filtranti rigide elettriche. La strategia operativa del progetto è l'organizzazione e l'uso innovativo di tecnologie miste, atte a garantire un funzionamento bioclimatico all'edificio, in un'ottica di risparmio energetico e contenimento dei costi di gestione e di manutenzione.
Progetto: Arch. Enrico Cerioni (Capogruppo) con Arch. Maurizio Macciocchi e Arch. Cinzia Abbate.
Collaboratore Alessandro Gisonda.
Strutture: Ingeco S.p.a.

Illustrazione 4/6
Il Progetto di Ravenna stabilisce subito un contatto con l'identità storica dell'architettura bizantina: il profilo Nord si articola con una successione di volumi murari in mattoni bucati, traforati e tagliati. La copertura a piani leggermente sinuosi è tagliata e sfalsata in modo da far filtrare la luce all'interno, dove le aule ed i servizi connessi al funzionamento si articolano attorno ad una piazza giardino interna sovrastata, per la sua maggiore lunghezza da celle modulari fotovoltaiche a vetro stratificato di sicurezza. La struttura che modula l'articolazione fluida delle falde nello spazio è assicurata da una struttura di legno lamellare che si sviluppa verso l'alto come un albero. Le aule si aprono a Sud, verso il giardino, con un fronte continuo di vetro trasparente protetto da un Brise-soleil in legno, tende/filtranti rigide elettriche. La strategia operativa del progetto è l'organizzazione e l'uso innovativo di tecnologie miste, atte a garantire un funzionamento bioclimatico all'edificio, in un'ottica di risparmio energetico e contenimento dei costi di gestione e di manutenzione.
Progetto: Arch. Enrico Cerioni (Capogruppo) con Arch. Maurizio Macciocchi e Arch. Cinzia Abbate.
Collaboratore Alessandro Gisonda.
Strutture: Ingeco S.p.a.

Illustrazione 5/6
Il Progetto di Ravenna stabilisce subito un contatto con l'identità storica dell'architettura bizantina: il profilo Nord si articola con una successione di volumi murari in mattoni bucati, traforati e tagliati. La copertura a piani leggermente sinuosi è tagliata e sfalsata in modo da far filtrare la luce all'interno, dove le aule ed i servizi connessi al funzionamento si articolano attorno ad una piazza giardino interna sovrastata, per la sua maggiore lunghezza da celle modulari fotovoltaiche a vetro stratificato di sicurezza. La struttura che modula l'articolazione fluida delle falde nello spazio è assicurata da una struttura di legno lamellare che si sviluppa verso l'alto come un albero. Le aule si aprono a Sud, verso il giardino, con un fronte continuo di vetro trasparente protetto da un Brise-soleil in legno, tende/filtranti rigide elettriche. La strategia operativa del progetto è l'organizzazione e l'uso innovativo di tecnologie miste, atte a garantire un funzionamento bioclimatico all'edificio, in un'ottica di risparmio energetico e contenimento dei costi di gestione e di manutenzione.
Progetto: Arch. Enrico Cerioni (Capogruppo) con Arch. Maurizio Macciocchi e Arch. Cinzia Abbate.
Collaboratore Alessandro Gisonda.
Strutture: Ingeco S.p.a.

Illustrazione 6/6
Il Progetto di Ravenna stabilisce subito un contatto con l'identità storica dell'architettura bizantina: il profilo Nord si articola con una successione di volumi murari in mattoni bucati, traforati e tagliati. La copertura a piani leggermente sinuosi è tagliata e sfalsata in modo da far filtrare la luce all'interno, dove le aule ed i servizi connessi al funzionamento si articolano attorno ad una piazza giardino interna sovrastata, per la sua maggiore lunghezza da celle modulari fotovoltaiche a vetro stratificato di sicurezza. La struttura che modula l'articolazione fluida delle falde nello spazio è assicurata da una struttura di legno lamellare che si sviluppa verso l'alto come un albero. Le aule si aprono a Sud, verso il giardino, con un fronte continuo di vetro trasparente protetto da un Brise-soleil in legno, tende/filtranti rigide elettriche. La strategia operativa del progetto è l'organizzazione e l'uso innovativo di tecnologie miste, atte a garantire un funzionamento bioclimatico all'edificio, in un'ottica di risparmio energetico e contenimento dei costi di gestione e di manutenzione.
Progetto: Arch. Enrico Cerioni (Capogruppo) con Arch. Maurizio Macciocchi e Arch. Cinzia Abbate.
Collaboratore Alessandro Gisonda.
Strutture: Ingeco S.p.a.
